AFAM – reclutamento nazionale

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AFAM – reclutamento nazionale

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Durante la discussione del decreto legge milleproroghe (DL 198/22) nelle commissioni 1ª (Aff. costituzionali) e 5ª (Bilancio) il 7 febbraio scorso è stato approvato un emendamento presentato dai senatori di Forza Italia Lotito, Paroli, Occhiuto, Rosso, Silvestro, Ternullo che interviene pesantemente sul reclutamento a tempo indeterminato dei docenti lasciando senza tutela centinaia di precari.

Se il Senato approverà l’emendamento varato dalla commissione le istituzioni afam statali per l’a.a. 2023/24 possano assumere a tempo indeterminato docenti attingendo prioritariamente dalle graduatorie compilate dalle istituzioni statizzate per la stabilizzazione del personale e dalle vigenti graduatorie nazionali (ormai quasi del tutto esaurite) e, in subordine, mediante selezioni pubbliche per titoli ed esami.

In un attimo si annulla il reclutamento nazionale, si elimina qualsiasi riferimento all’abilitazione artistica nazionale, si istituiscono i concorsi di sede con tuffo nel passato di decenni, si calpestano i diritti di tanti precari che da anni garantiscono l’ordinario funzionamento delle istituzioni e la regolare erogazione dell’offerta formativa.
Con questo emendamento la destra mostra il vero volto e ipoteca il futuro dell’alta formazione artistica e musicale nella direzione della creazione di divari territoriali che in questo settore anche grazie alla sua capillare presenza nel Paese, sono poco avvertiti.
Tale emendamento si somma a quello approvato nel decreto legge 36/22 che prevede la cancellazione del diritto alla mobilità nazionale dei docenti

La FLC CGIL chiede che durante la discussione in Senato questo sciagurato emendamento venga cancellato. In ogni caso preannuncia azioni di mobilitazione non escludendo alcuna forma di protesta democratica possibile.

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