Martedì 26 aprile avrebbe dovuto tenersi, presso il Liceo Scientifico G.B. Grassi di Latina, l’assemblea d’Istituto organizzata e gestita dagli studenti. Titolo e tema della discussione “Educazione a una sessualità consapevole”.
Nei giorni precedenti l’assemblea, tuttavia, a causa delle pressioni di alcuni docenti e genitori contrari al tema dell’assemblea, il dirigente scolastico decide che fosse necessaria una liberatoria per tutti gli studenti, richiedente la firma di entrambi i genitori per autorizzare la loro partecipazione all’incontro sull’educazione sessuale. Un gesto che esula dalle competenze del dirigente stesso, dato che non è compito suo gestire le assemblee.
La vicenda non finisce qui. Il 25 aprile, dunque a un giorno dall’incontro per giunta festivo, il dirigente scolastico manda una mail comunicando il rinvio “ad altra data” dell’assemblea. Stando a quanto detto dalla Rete degli Studenti Medi Latina, le rappresentanze studentesche non erano state informate né consultate sulla maturazione di questa decisione. Alla richiesta di spiegazioni, gli studenti e le studentesse non hanno ricevuto alcuna risposta soddisfacente, se non quella legata alle pressioni dei genitori contrari all’assemblea.
Consideriamo una simile decisione, per giunta comunicata durante un giorno festivo, inaccettabile sia per il suo carattere unilaterale sia perché, di fatto, rappresenta la censura di un momento di crescita e confronto attorno a un’importante tematica come l’educazione sessuale, che in quell’occasione sarebbe stata affrontata da personale esperto e non interessato ad attuare “alcuna forma di condizionamento culturale” nei confronti degli studenti, come scritto nella liberatoria stessa dell’assemblea.
Ci uniamo all’appello della Rete degli Studenti Medi di Latina che chiedono giustamente un chiarimento pubblico delle ragioni che hanno portato all’annullamento dell’assemblea.