La Legge di Bilancio 2023 ha prorogato fino al 31 marzo 2023 le tutele ai lavoratori fragili previste dal decreto Aiuti-bis e scadute lo scorso 31 dicembre. Il provvedimento riguarda i lavoratori dei settori pubblici e privati. Si tratta del diritto prioritario di svolgere la prestazione in modalità agile, “anche attraverso l’adibizione a diversa mansione compresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi di lavoro vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione”.
Non sono state introdotte nonostante le richieste, le misure per l’esclusione dal periodo di comporto contrattuale per le assenze riconducibili a grave fragilità, come è successo fino al 30 giugno 2022 e per la tutela dei lavoratori fragili che non possono accedere allo smart working perché la peculiarità della loro funzione è in presenza.
Purtroppo le strade sono solo due: continuare a far ricorso all’assenza per malattia incorrendo nella riduzione salariale oppure, se dichiarati inidonei alla mansione specifica causa rischio contagio dal medico competente, dovranno essere adibiti ad altra attività (CCNI 25 giugno 2008).